Ieri, per la prima volta nei miei 35 anni, mi sono sentito vicino alla politica. A quella politica che parte dal basso, che si muove rispettando le idee e le convinzioni delle persone che vivono il territorio e non solo sul territorio. Grazie alla guida turistica Martino Rizzo e al mio amico Roberto Terzi, sono stato coinvolto, in qualità di ricercatore storico, assieme alla mia socia archeologa Paola Sfameni, a sostenere la lotta contro un ulteriore stupro alla nostra cultura e alla nostra laguna. Dopo alcuni incontri preliminari, il capogruppo del movimento Cinque Stelle, Marco Gavagnin, ha raccolto i nostri pareri e li ha sottoposti ieri ad Orsoni. All'incontro era presente anche la presidente di Italia Nostra, Lidia Fersuoch. Il Sindaco Giorgio Orsoni lo avevo conosciuto alcune settimane prima che vincesse le elezioni. Mi aveva fatto una bella impressione, ma mai come ieri. Non perchè ha sostenuto la nostra tesi, ma perchè da avvocato, ha potuto immediatamente sottolineare come ci fosse qualcosa di sbagliato su quell'intreccio di burocrazia che stava permettendo un ulteriore scempio. Beh ora ammetto che gli avvocati in questo periodo mi sono molto ma molto simpatici! Una in particolare direi anche qualcosa in più, ma ieri, ho notato la differenze con il Sindaco Cacciari, il quale l'avevo conosciuto perchè mi aveva curato la prefazione al mio libro. Con il senno di poi, non è detto che Cacciari non avrebbe potuto sostenerci, ma in questo caso, serviva subito un parere da esperto. Ma di cosa stiamo parlando, mi chiederete. Allora, tutto scaturisce da un progetto per costruire una villa a Torcello. Il problema non è nel costruire a Torcello ma su cosa si voleva costruire. La Nuova Venezia ha pubblicato le immagini del rendering della villa, definita giustamente dalla guida turistica Martino Rizzo, come una Villa-Miami. Acciaio, Vetro sono i materiali che la compongono. La cavana (ricovero per la barca) è simile ad un garage più che ad una tipica cavana lagunare. L'impatto per chi arriva a Torcello per vedere l'antica basilica di Santa Maria Assunta, sarebbe stato quello di chi arriva nel deserto e ci trova un grattacielo in mezzo ad un oasi...ovviamente bisogna pensare anche al delicato ambiente lagunare, alla fauna che vive in questo paradiso e che sarebbe rimasta sicuramente traumatizzata dall'eco-mostro. Mi immagino gli aironi spiaccicati sulle immense vetrate. A prescindere da tutto l'aspetto politico della questione, quello che mi ha disgustato è stato come passo dopo passo si sia orchestrato un sistema per eludere le normative vigenti e a tempo di record. Ad un certo punto il sindaco ha giustamente sottolineato che se la Soprintendenza si è "distratta" il Comune può rimediare. Evviva! questa è una vittoria per tutti i cittadini, i quali, per chiedere di spostare un chiodo in casa devono aspettare mesi, a volte con pareri sfavorevoli, mentre questa Eminenza Grigia, è arrivata, ha scelto il cuore della Laguna e della nascita di Venezia, ha deciso come gli piaceva la villa ed ha ottenuto tutti i pareri favorevoli. Certo, magari con un po di impegno potevamo sbaraccare la Basilica e fargli posto li. Cosi, magari, sistemando il campanile che è un po pericolante, avrebbe potuto godere anche di un Belvedere esclusivo. Ora speriamo che la cosa prosegua. Speranza, seppur vana, anzi totalmente utopistica, è anche che ci sia una interrogazione per capire perchè i permessi sono stati accordati! perchè il parere della Soprintendenza era favorevole, chi ha firmato e magari in un afflato di senso civico questa cittadina/o distratta/o si scusi verso chi abita a Venezia, perchè, non tutti dormono e tutti abbiamo gli stessi diritti oltre che gli stessi doveri!! grazie ancora a chi mi ha coinvolto in questa bella esperienza!!!
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